Bilancio post elettorale

Dopo ogni elezione è importante leggere i dati, molto attentamente. E gli esperti di Istituti specializzati hanno cominciato a farlo subito dopo la conclusione dello spoglio delle Europee appena svoltesi. Ovviamente non si tratta di ribaltare i risultati della consultazione elettorale, che sono macroscopici e autoevidenti. Ma un surplus di analisi aiuta a leggere meglio i flussi elettorali e a interpretare ciò che i numeri non sempre dicono univocamente, per esempio lo stato d’animo di votanti e non votanti. In queste elezioni europee infatti il dato più preoccupante è proprio quel 51% di elettrici ed elettori che non si sono recati alle urne. Questi “voti fantasma” ovviamente non possono essere attribuiti, e i partiti che ritengano di appropriarsene per giustificare un cattivo esito elettorale non mi pare facciano cosa molto intelligente, perché se i tuoi simpatizzanti non si prendono la briga di votarti ciò significa che in qualche modo sono rimasti delusi dalla tua azione politica… Eppure questa maggioranza di “aventi diritto” che hanno rinunciato a esercitare il diritto-dovere di voto sono stati in queste ore etichettati, con tanto di percentuali, e riferiti ai vari contendenti, vincitori e vinti. Personalmente, sprovvisto come sono di scienza statistica, mi limito a considerare con preoccupazione un corpo elettorale ormai largamente atrofizzato. E’ un deficit per la vita democratica del paese, e questo a prescindere da chi voglia intitolarsi quelli che restano comunque voti mancati. E aggiungo anche, stavolta come uomo di partito, che mi ostino a considerare quei voti non dati contendibili attraverso le varie proposte politiche in campo. Un programma convincente può smuovere anche i più disillusi.
Per venire ai singoli partiti, quello di Giorgia Meloni perde quasi 600 mila voti, eppure la Presidente del Consiglio è ritenuta unanimemente una delle vincitrici della competizione elettorale… Ma anche la Lega perde ben 375 mila preferenze, e Forza Italia per parte sua 41000.
Sempre guardando i numeri assoluti vediamo che il PD guadagna 275 mila voti e la sinistra di AVS addirittura 544 mila. Qui illusioni ottiche non ve ne sono, sarebbe poco onesto non ravvisare a sinistra una vera affermazione.
Detto che il vero sconfitto delle Europee 2024 è il Movimento 5 stelle, con ben 2 milioni di voti perduti, gli analisti hanno pure rilevato il flop di Stati Uniti d’Europa e di Azione, che non superano lo sbarramento e restano fuori dal Parlamento europeo. Certamente un’occasione sprecata: comunque la si pensi, c’è un’area definita da circa il 7% di votanti di orientamento liberal-democratico che dovrà trovare il modo di contare. E dico pure che lo stesso sistema elettorale dovrebbe trovare degli aggiustamenti. Chi catalizza 200 mila preferenze (per non far nomi: Matteo Renzi) non entra in Parlamento e per il sistema dei “resti” coi voti altrui risultano eletti candidati dalle liste del PD (esempio: Marco Tarquinio).
Infine, su scala locale, mi preme rilevare come la lista Stati Uniti d’Europa abbia conseguito 1400 voti a Siena città, con una percentuale del 5.58%, mentre in Provincia si attesta al 4.71%. Grande merito va a tutti i volontari di IV impegnati sul territorio in occasione di queste elezioni. Da evidenziare pure, a Castellina, il neoeletto sindaco Giuseppe Stiaccini, di IV, e ben 12 consiglieri eletti nelle amministrative, in attesa di sapere l’esito del ballottaggio di Colle e Poggibonsi tra due settimane.
Un bilancio di tutto rispetto per un partito, IV, che si è da poco strutturato con un congresso che ha eletto nuovi dirigenti.
Tutto questo non è sufficiente e non ci accontenta ma getta le base per quel cantiere riformista liberale democratico cattolico che per vari motivi non è mai partito veramente. Aspettiamo quindi il congresso di autunno, auspicando che sia di buon auspicio per il futuro di questa area politica. Intanto, a Siena e nel suo territorio continueremo a lavorare per la città e il benessere dei nostri concittadini; come abbiamo sempre fatto: con proposte concrete sulla mobilità, sul turismo, sul centro storico, sul commercio, sui servizi ai cittadini.
Su tutto questo, e molto altro, intendiamo portare le nostre idee entro un spazio aperto al dibattito pubblico, spazio fisico e virtuale in cui singoli cittadini, istituzioni, imprenditoria locale e tutti i soggetti che lo vorranno potranno contribuire insieme a noi al futuro e al benessere delle nostre comunità.

David Chiti Presidente Italiaviva Siena

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.