Ora che sono arrivati i dati definitivi, intervengo per l’ultima volta sulle Europee. Grazie a chi ha scritto Renzi sulla scheda. Non ero candidato in tutte le circoscrizioni perché purtroppo abbiamo saltato il Nord Est. E ciò nonostante abbiamo ottenuto oltre 207 mila preferenze. È un numero impressionante per una lista che non ha fatto il quorum: il rapporto tra voti di lista e di preferenza nel mio caso è notevolissimo. Grazie davvero.
Matteo Renzi www.facebook.com/share/p/A3WEBFoP8aKfm4Qh/?mibextid=WC7FNe
Purtroppo però questi voti non serviranno a nulla. È inutile fare gol, magari una bella doppietta, se la tua squadra perde.
Per questo sono molto amareggiato, anche perché al posto nostro vanno a Strasburgo candidati che esprimono concetti opposti al nostro: quello che voleva sciogliere la Nato o quello che entra nel gruppo europeo di Le Pen.
Potevamo avere 7 parlamentari, per colpa della divisione saranno ZERO.
A chi dice: tutto questo per colpa delle vostre divisioni personali rispondo per l’ultima volta.
L’ ultima, davvero. Poi basta, è noioso per me, figuriamoci per un cittadino comune. Mettere tutti sullo stesso piano in termini di responsabilità è profondamente ingiusto. Dire che sono tutti uguali è tipico dei populisti. Le persone serie leggono i fatti. E distinguono le responsabilità. Noi abbiamo sempre detto sì a tutti gli appelli all’unità, aderendo a quello finale di Emma Bonino per gli Stati Uniti d’Europa. Abbiamo sempre detto che servivano i voti e non i veti. Abbiamo subito veti ma non li abbiamo messi. E non ne metteremo mai, perché noi facciamo politica con le idee e non con i rancori.
E proprio perché facciamo politica come Italia Viva abbiamo deciso che tutti i nostri dirigenti e iscritti si confronteranno in un congresso libero e contendibile in autunno.
Questa è la verità che nessuno può contestare perché è la discussione pubblica degli ultimi mesi.
Ora però parliamo di futuro. Quest’area politica rappresenta il 10% dell’elettorato. È decisiva per le future elezioni. Non dare rappresentanza a questi cittadini è una follia. Noi siamo per costruire in modo democratico, dal basso, una casa comune per tutti i riformisti, libdem e popolari. E pensiamo che il primo gesto per dare una mano alla costruzione di questo processo debba arrivare da chi ha avuto responsabilità in passato: non può essere nessuno di noi a gestire questo passaggio. Con uno slogan: terzo polo con un terzo nome alla guida.
Credo che sia difficile essere per me più chiaro di così. Grazie ancora ai 207 mila che hanno scritto il cognome sulla scheda. A presto
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